Jumbo-Visma, Wout Van Aert guarda già a Tokyo: “Nella crono posso battere Ganna, nella prova in linea è più per Remco”

Wout Van Aert ha già messo nel mirino le Olimpiadi dell’anno prossimo. Il belga, uno dei ciclisti più vincenti quest’anno, ha impressionato per la sua capacità di imporsi su più terreni, vincendo la Milano-Sanremo 2020, lottando al Giro delle Fiandre 2020 e conducendo il gruppo anche sulle salite più dure del Tour de France 2020. Una versatilità che di certo gli permetterà di guardare con particolare attenzione a Tokyo 2020, rassegna rimandata alla prossima estate a causa del coronavirus. Medaglia d’argento ai mondiali di ciclismo su strada sia nella cronometro, in cui è stato battuto da un Filippo Ganna imbattibile, sia nella prova in linea, staccato da uno splendido Julian Alaphilippe, il corridore della Jumbo-Visma vuole riscattarsi con gli interessi nelle corse dei Giochi.

Il classe ’94 nella sua intervista a Sport/Voetbalmagazine ha ammesso di guardare già con una certa attenzione ai Giochi Olimpici della prossima estate, anche se questi arriveranno appena dopo il Tour de France 2021: la corsa francese terminerà il 18 luglio, la cronometro olimpica è in programma per il 24, quattro giorni prima di quella in linea. E il ciclocrossista ha le idee chiare: “Le Olimpiadi hanno un percorso più duro del mondiale, ma essendo una gara di un giorno posso spingermi al limite ancora di più rispetto alle salite di un Grand Tour”.

La cronometro individuale, di 44 chilometri con 846 metri di dislivello totale, sembra sorridergli perfettamente, mentre per la prova in linea potrebbe dover condividere i gradi di capitano con Evenepoel: “La cronometro sembra disegnata apposta per me. A differenza del percorso di Imola, posso battere Ganna, anche se ha dimostrato al Giro che può gestire anche percorsi collinariLa gara in linea è più su misura per Remco. Comunque è ancora presto per parlare della divisione dei compiti, non sappiamo ancora chi sarà nelle migliori condizioni. Se l’allenatore della nazionale proporrà lui come leader, di certo mi piacerebbe mettermi al suo servizio. Ho già dimostrato di non essere contrario ad aiutare qualcuno che sta meglio“. Con queste premesse, in ogni caso, il Belgio si potrà presentare in Giappone con legittime ambizioni di puntare all’oro.

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